giovedì 19 gennaio 2023

Recensione WWE Smackdown 1 - Pilot Episode (29 aprile 1999)

 Recensione Smackdown 1 – Pilot Episode

29 aprile 1999 da New Haven (Connecticut)

 

Primo episodio di Smackdown, considerato pure l’Episodio Pilota (gergo televisivo) o Episodio 0. Per il primo “vero” episodio di Smackdown come show televisivo settimanale bisognerà aspettare il 26 agosto, ma prima un po’ di background narrativo.

Backlash 1999 si è tenuto da poco ed è terminata la rivalità fra Steve Austin e The Rock, con Stone Cold ancora campione mondiale. La Ministry of Darkness di Undertaker nella puntata seguente di Raw ha rapito Stephanie McMahon dopo averla presa di mira per settimane, con Undertaker che ha provato a “sposarla” in uno strano rituale a Raw, interrotto da Steve Austin e altri lottatori. Nel frattempo, Shane McMahon ha preso il controllo della WWF al posto del padre, controllandola con la Corporation con i suoi scagnozzi, fra cui Triple H e Chyna.

 

Lo show si apre con una sigla bruttissima, tutta urlata e incomprensibile, il team di commento è formato da Michael Cole e Jim Cornette, poi si passa a un ring con le corde rosse “come se fosse Raw”. Vince e Stephanie McMahon entrano insieme e sono lì per ringraziare molte persone. Si vede come gradualmente Vince ottiene il supporto del pubblico, schierandosi contro Undertaker e la Ministry of Darkness, arrivando addirittura a ringraziare chi ha aiutato la figlia a Raw, cioè Ken Shamrock, Big Show e… STEVE AUSTIN!!! Pure Stephanie ripete le stesse cose, ringraziandoli. Vince vuole fare una promessa a Stone Cold, ma viene interrotto dalla Corporation del figlio Shane McMahon, che è al controllo della WWF. Shane è disgustato dal sentire il padre e la sorella ringraziare Stone Cold. Vince cerca di zittirlo e il clima si fa teso, con Shane che li manda via entrambi. Shane dichiara che ci sono due nemici della Corporation che sono rivali fra di loro, Steve Austin e The Rock, che stasera FARANNO TEAM insieme! Dovranno affrontare Triple H e… The Undertaker!

Promo dal titantron di Taker (con la theme della Ministry of Darkness in sottofondo), che dice a Stone Cold che ha interrotto una cerimonia speciale e che ha ficcato il naso dove non doveva perciò stasera sarà per lui giudice, giuria ed esecutore… e pure il suo coroner!

Shane sembra avere dei piani in mente che riguardano anche la Ministry of Darkness.

 

The Blue Blazer (w/Debra & Jeff Jarrett) vs. Val Venis

Senza voto. Val Venis continua la sua rivalità con Jeff Jarrett, che riguarda il suo trovarsi affascinato da Debra e quindi a farsi ingannare da lei (o forse lei è interessata davvero?) Comunque sia, Blue Blazer (Owen Hart mascherato) arriva in ritardo e attacca alle spalle Val Venis, sconfiggendolo con l’aiuto di Jarrett in 2 minuti e 19 secondi, che per gli standard del 1999 è una durata “media” per un match. Non darò voti a sfide così brevi ma è un OTTIMO segmento! Ma quanto è orrenda la theme song di Blue Blazer?!?

Dopo il match arriva Godfather con le sue signore a dare una lezione a Jeff Jarrett e Blue Blazer, ma no, è lui a prenderle! Che diamine è andato a fare?!?

 

Blue Blazer comincia a mischiare frasi a caso di altre star come Hulk Hogan, sta cercando Owen Hart (ma dai?) e dice che alla federazione serve un eroe che combatta il male. Peccato che sia alleato con Jeff Jarrett…

 

The Big Show vs. Test

Squash. Big Show annienta Test, lo vediamo fare un bel Dropkick e poi distrugge il povero Test in 47 secondi. Test fra l’altro era appena uscito dalla Corporation dopo dei problemi con Big Boss Man a Raw. Non sembra nel suo momento migliore ma diventerà più popolare a breve!

Big Boss Man va ad attaccare Test dopo il match, ma per qualche ragione Big Show torna sul ring e lo scaccia via.

 

The Rock è sul ring e non pare molto amichevole nei confronti di Steve Austin, ma scherza con il pubblico per un po’. Stone Cold lo interrompe e arriva a muso duro con lui, dicendogli di piantarla con le stupidaggini. Loro due non sembrano avere alcuna intenzione di collaborare insieme stasera, ma arriva ancora Shane McMahon, che si vanta di come il suo piano stia funzionando per dividere i suoi nemici, inoltre arriva pure la Ministry of Darkness insieme alla Corporation. Viene chiamata Ministry Corporation, sembra avere un’alleanza con Undertaker!

 

Ci sono problemi fra Kane e X-Pac, con il mascherato che ha colpito più volte il compagno a Raw e lui dice che prevede altra imprevedibilità pure stasera.

 

D-Lo Brown (w/Ivory) vs. Droz (w/Prince Albert)

Voto: 4/10. Cosa ci si può aspettare da un match di Droz a parte la noia? Nulla! Albert ha un ruolo importante perché attacca D-Lo Brown e lo fa vincere per squalifica in 3 minuti e 16 secondi.

Albert cerca di piantare dei piercing su D-Lo ma interviene Mark Henry, che fa il suo ritorno con un vestito improbabile e abbraccia il compagno di squadra dopo aver scacciato Albert e Droz.

 

Intervista ai New Age Outlaws nel backstage, con Road Dogg che chiama X-Pac un amico, ma Billy Gunn gli dice che non ci sono amici quando i titoli sono in palio. Anche lì l’alleanza non pare andare per il meglio!

 

WWF World Tag Team Titles: Kane & X-Pac (c) vs. The New Age Outlaws (Billy Gunn & The Road Dogg)

Voto: 7/10. X-Pac e Kane entrano da soli, mentre i New Age Outlaws fanno uno spettacolo con Road Dogg che parla al pubblico prima di iniziare la sfida. La sfida è buona e divertente, nulla di eccezionale ma Kane è il mostro potente mentre X-Pac cerca di risultare spettacolare. Si gioca molto sull’amicizia fra Road Dogg e X-Pac (che hanno divise della D-X entrambi), mentre Billy Gunn è spietato e quasi scorretto. Il finale appare imprevedibile con Kane che prende per la gola pure X-Pac ma riesce a gestire gli avversari ed è X-Pac a schienare Billy Gunn in 7 minuti. Sfida che cerca di confondere sulle alleanze e possibili rivalità all’interno delle due squadre, ma i campioni di coppia rimangono gli stessi.

Billy Gunn litiga con Road Dogg perché lo ha visto indebolito dalla sua amicizia con X-Pac.

 

Il Brood arriva sul ring con Grangel, Edge e Christian. Michael Hayes ascolta Grangel ma poi lo accusa di usare una “gimmick”, di essersi creato un personaggio per attirare attenzione e non crede alla cosa del vampirismo. Edge si difende al microfono e dice che loro sono il trio dissacrato (unholy trio), i mostri escono fuori di notte. Hayes viene poi fatto sparire, diventa tutto buio e si risveglia in un bagno di “sangue” (liquido rosso ovviamente). Edge si è fatto valere al microfono, mostrando le sue qualità mentre Grangel è stato più confusionario e mediocre.

 

Ken Shamrock, da settimane sotto il mirino della Ministry of Darkness, si rivolge a Bradshaw e gli dice che gli farà del male perché è cresciuto sulla strada, dopo avergli spezzato le ossa, arriverà a spezzare anche il suo spirito.

 

Ken Shamrock vs. Bradshaw [No Holds Barred Street Fight]

Squash. Un pestaggio di Shamrock ai danni di Bradshaw, che parte con un attacco premeditato (e Shamrock DOVREBBE essere il buono fra i due). No Holds Barred dove tutto è valido e l’unica arma è una mazza da baseball, ma sembra più un match di MMA dominato dall’ex campione UFC. Shamrock fa cedere l’avversario in 4 minuti e 5 secondi dopo aver dominato. Una sfida godibile ma a senso unico.

Ken Shamrock non molla più la presa e attacca pure Sgt. Slaughter che era lì per separarlo dal rivale.

 

Mankind viene intervistato nel backstage e dice che preferirebbe lasciare tutto ma ha bisogno di un lavoro e perciò se ne sta nella Boiler Room per stare al caldo e da solo, ma è pronto ad affrontare Big Bossman stasera.

 

Mankind vs. The Big Bossman

Senza voto. Sfida “inesistente”, Big Bossman della Corporation cerca di scappare ma arriva Test a impedirgli la fuga, se lui non basta, allora arriva anche Big Show. Insomma, Bossman non ha vie di fuga e viene fatto cedere da Mankind con la Mandible Claw dopo 1 minuto e 35 di conteggio ma non ho proprio visto un match in tutto ciò. Altro segmento lottato.

 

Billy Gunn attacca X-Pac nel suo camerino e poi se ne va, sfogando su di lui la collera per aver perso il match titolato.

 

Steve Austin & The Rock vs. The Undertaker & Triple H (w/Chyna, Paul Bearer, Pete Gas, Rodney & Shane McMahon)

Voto: 8/10. Sfida breve ma che funziona benissimo! The Rock all’inizio è da solo e subisce due contro uno, ma arriva Stone Cold e la sfida diventa equilibrata, finalmente c’è l’alleanza che tutti aspettavano. Sono quattro grandi lottatori che danno il meglio nel poco tempo a disposizione e Undertaker si dimostra ancora molto agile. The Rock e Austin vincono la sfida in 5 minuti ma scatta una rissona che vede l’invasione della Corporate Ministry.

Arrivano pure Big Show, Test e Ken Shamrock e il ring si fa pieno e caotico. Vince McMahon e Shane si attaccano fra loro, mentre sul ring rimangono soltanto Steve Austin e Undertaker, arriva la Chokeslam su Stone Cold, poi Taker attacca pure Vince McMahon con una sedia. Shane infierisce sul padre ma Stone Cold arriva a fare piazza pulita ed è lui a liberare il ring. Ottimo segmento finale che porta avanti le storie per il pay per view Over The Edge.

 

Voto finale: 7.5/10, non sarà ricordato come un episodio leggendario per i contenuti ma lo è per aver dato inizio a Smackdown. La prima alleanza fra Steve Austin e The Rock, la Corporate Ministry con Shane McMahon che sembra avere il controllo pure di Undertaker e una strana versione di Vince McMahon che viene tifato parzialmente dai fans. Il divertimento è dato dalle storie in corso, parecchio godibili con qualche eccezione. Tutto ciò che riguarda lo scontro di potere dei McMahon, la Ministry di Undertaker e la rivalità-alleanza di The Rock e Steve Austin funziona perfettamente. Triple H emerge lentamente come una figura chiave. C’è molta aggressività e team sul punto di splittare, con i problemi fra Kane e X-Pac ma anche fra i New Age Outlaws. Ken Shamrock perde le staffe, Jeff Jarrett fa le sue cose, Big Show ci regala un gran bel Dropkick! Insomma, è una puntata molto godibile in attesa del vero show di Smackdown che ha inizio soltanto a fine agosto del ‘99. In un periodo di piena battaglia con la WCW, alla WWF servono due show settimanali e averne uno che regala puntate del genere fa più che bene.

lunedì 21 febbraio 2022

Recensione Elimination Chamber 2022 (19-02-2022)

 Recensione WWE Elimination Chamber 2022

19 febbraio 2022 da Jeddah (Arabia Saudita)

 

Nuovo anno, nuovo show in Arabia Saudita. La card ha sicuramente qualche sfida interessante e alre che sembrano dei riempitivi poco utili.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Goldberg

Voto: 4.5/10. Sfida breve, che dà un senso di tristezza a vederla, Roman Reigns nel pieno della sua carriera affronta Goldberg, che pare un nonnetto che sembra messo lì sul ring senza alcuna ragione. Un vero peccato! Spear contro Spear, ma c’è poco altro. Roman applica la sua mossa finale di sottomissione a Goldberg e lui sviene dopo 6 minuti in una fra le sequenze più imbarazzanti che si sono viste negli ultimi anni. Non considero il match a fondo scala visto l’hype e l’interesse del pubblico ma il risultato è sicuramente scadente! Roman mantiene la cintura, sono sorpreso che qualcuno pensasse a un risultato differente.

 

WWE RAW Women's Title #1 Contendership: Nikki ASH vs. Doudrop vs. Alexa Bliss vs. Rhea Ripley vs. Liv Morgan vs. Bianca Belair [Elimination Chamber Match]

Voto: 6.5/10. Per essere un Elimination Chamber match, è uno dei meno memorabili, purtroppo il vestiario modificato delle lottatrici distrae molto, perlomeno riescono a combattere. La sfida enfatizza il ritorno di Alexa Bliss da “curata” del suo disturbo, non si sa quanto ci sia del vero in questo, ma risulta una fra le protagoniste. Ninni ASH e Doudrop sono le prime a lasciare il match, poi Alexa elimina Liv Morgan. Bianca Belair è la protagonista assoluta delle fasi finali, sconfigge Rhea Ripley e poi anche Alexa Bliss, vincendo in 15 minuti e 45 secondi. Una sfida decisamente breve per quella stipulazione, parecchio frettolosa, salvata solo dall’impegno delle lottatrici che volevano renderla importante, ma non poteva essere fatto di più vista la situazione. C’è da dire che dopo il finale del match precedente, il pubblico è risultato piuttosto silenzioso tranne in rare situazioni.

 

Naomi & Ronda Rousey vs. Charlotte Flair & Sonya Deville

Voto: 4/10. Un altro match femminile in seguito all’altro? Purtroppo non era il piazzamento migliore! I due team non sembrano poi dei veri tag team e le protagoniste sono Charlotte e Ronda. Per come si svolge la sfida, non c’è proprio nulla da salvare, noiosa, inutile, la si poteva concludere in pochi minuti invece che sfiorare la decina. Ronda Rousey sottomette Sonya Deville in 9 minuti e 15 secondi. Non c’è proprio nulla che riesco a salvare del match, anche qui l’impegno è venuto a mancare.

 

Drew McIntyre vs. Madcap Moss (w/Happy Corbin) [Falls Count Anywhere Match]

Voto: 5.5/10. Non è terribile, ma voglio dire… a chi può interessare? Drew McIntyre è l’unica ragione per vederlo e non è abbastanza! Madcap Moss è un disastro come lottatore, la stipulazione non la salva particolarmente. La vittoria va a McIntyre in 9 minuti e 5 secondi, poi lo vediamo sfoggiare la sua spada fintissima come se fosse qualcosa di importante. Okay…

 

WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Lita

Voto: 7/10. Finalmente un match degno di essere visto! Lita ha perso un po’ di smalto negli anni ma non il suo carisma ed è ancora perfettamente in grado di lottare. Si tratta di un match sentito e appassionante, ma non più che buono. Becky dirige la sfida e Lita si inserisce bene, anche se va a rallenty in alcune occasioni. Becky poi vince per schienamento dopo la Manhandle Slam in 12 minuti e 19 secondi. Lita ne esce comunque a testa alta.

 

I Viking Raiders dovrebbero affrontare gli Uso, ma vengono annientati da loro fuori dal ring prima ancora che la sfida abbia inizio.

 

WWE Title: Bobby Lashley (c) vs. Brock Lesnar vs. AJ Styles vs. Seth Rollins vs. Riddle vs. Austin Theory [Elimination Chamber Match]

Voto: 5/10. La sfortuna di questa sfida è un infortunio di Bobby Lashley prima ancora che possa entrare in partita. Seth Rollins lancia Austin Theory contro la gabbia e il plexigas ferisce Lashley, causandogli un brutto infortunio che lo tiene fuori. La storia della sfida è che i lottatori si giocano una chance importante, Brock Lesnar entra per ultimo (fra l’altro nel turno dove era selezionata la gabbia di Lashley, che viene inquadrata ma si apre la sua) e annienta tutti uno dopo l’altro. Austin Theory è l’ultimo rimasto e scappa via finché Lesnar non lo scaraventa giù dalla cima di una gabbia per schienarlo dopo 14 minuti e 55 secondi. Lesnar torna campione WWE in una sfida completamente dominata da lui, probabilmente il risultato sarebbe stato diverso se Lashley non fosse uscito subito. Il problema è che ci sono errori di regia e gli altri lottatori servono solo a essere annientati da Lesnar.

 

Voto finale: 3/10, un evento catastrofico per la WWE, nel caso del main event il problema di base è un infortunio che cambia le cose, probabilmente rovinando la sfida e lasciandola a senso unico, oltre a un totale dominio di Brock Lesnar, divertente da vedere ma ingiusto. Ci sono tante cose che non vanno, come un match che non inizia nemmeno fra gli Uso e i Viking Raiders (okay, di questo mi interessava ben poco). L’Elimination Chamber maschile è interessante ma viene distrutta da un grosso infortunio e dal diventare involontariamente scontata, quella femminile non riesce bene e le lottatrici risultano snaturate perfino nel look. Ottimo invece il ritorno di Lita, che fa un buon match con Becky Lynch e quella è la sfida migliore dell’evento. Drew McIntyre è impegnato in un match del tutto inutile con Madcap Moss, che mi fa addirittura rimpiangere che non ci fosse Happy Corbin sul ring. Il ritorno di Golberg è stato orrendo, 6 minuti di agonia con lui a fiato corto. Disastri su disastri, è un evento che sconsiglio fortemente, che non dà molto e che rende la vittoria di Lashley dello scorso mese praticamente buttata via per costruire Roman Reigns contro Brock Lesnar. C’è ancora molto da fare per costruire WrestleMania!

lunedì 31 gennaio 2022

Recensione WWE Royal Rumble 2022 (29 gennaio 2022)

 Recensione WWE Royal Rumble 2022

29 gennaio 2022 da St. Louis (Missouri)

 

Si arriva a una doppia Royal Rumble che può sfornare qualsiasi risultato, con l’attesa di una tanto vociferata “forbidden door”, una porta proibita che verrà aperta e la certezza della presenza di Mickie James che è campionessa femminile a Impact Wrestling. Insomma, mai come quest’anno l’attesa per la Rumble è stata così elevata!

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (c) vs. Seth Rollins

Voto: 7.5/10. Si parte molto bene! Seth Rollins indossa la divisa dello Shield ed entra in maniera speciale con quella theme storica. La sfida è di buon livello tranne per un finale controverso dove Roman Reigns non molla una presa alle corde e viene squalificato dopo 14 minuti e 23 secondi. Finale pessimo che toglie quanto di buono era stato fatto fino a quel momento, ma rimane comunque un classico per via dei rimandi allo Shield. Roman rimane campione ma non finisce qui!

 

Women Royal Rumble Match

Durata Rumble: 59 minuti e 42 secondi

Primo e secondo ingresso: Sasha Banks e Melina

Numero 30: Shayna Baszler

Debutti/Ritorni a sorpresa: Kelly Kelly, Michelle McCool, Ivory, Summer Rae, Bella Sisters, Lita, Molly Holly, Ronda Rousey

Superstar principali: Sasha Banks (1), Bianca Belair (8), Charlotte Flair (17), Mickie James (20), Ronda Rousey (28), Shotzi (29), Shayna Baszler (30)

 

Commento: questa Rumble è orientata all’effetto nostalgia con tantissimi ritorni (qui sopra ne copro solo qualcuno). Si parte bene con una parte dominante di Sasha Banks, ma poi la sfida diventa strutturata con “ehi, guarda chi è tornata!” fino alla fine. Sembra perciò non esserci un roster femminile messo in risalto tranne per le solite star come Sasha e Charlotte. Mickie James si presenta con la cintura di Impact Knockout Champion e fa una buona prestazione. Ronda Rousey è sicuramente il ritorno più clamoroso, anche perché non era attesa e risulta decisiva. Nella fase finale Charlotte comincia ad eliminare un po’ tutte, rimanendo nelle ultime quattro con Shayna e Bianca Belair, che elimina, ma Ronda Rousey sconfigge Charlotte e vince il match.

Voto Rumble: 5.5/10, credo che sia uno di quei casi dove chi tornava non aveva bisogno di vincere la sfida stessa. Ci sono troppi difetti e quello principale è che si è voluto fare un effetto nostalgia così forte da superare la qualità stessa, lasciata in disparte. Senza dubbio è il peggior match femminile di Royal Rumble visto finora, con davvero pochi punti a favore.

 

WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Doudrop

Voto: 4.5/10. Okay, il pubblico non ha nemmeno reagito alla sfida, per chi avrebbe dovuto tifare?!? Becky ha un’avversaria che secondo me non combacia bene con il suo stile, la sfida è lenta e noiosa, con Doudrop che aggiunge ben poco alla sfida. Becky vince per schienamento dopo 12 minuti e 58 secondi. Un’altra grossa delusione ma ammetto che non mi aspettavo un match incredibile dalle premesse.

 

WWE Title: Brock Lesnar (w/Paul Heyman) (c) vs. Bobby Lashley (w/MVP)

Voto: 7-/10. Sfida con grande starpower ma orientata a una storia esterna a questa. Doveva essere il MEN-FEST dove due uomini grandi e grossi si prendono a sberle finché non ne rimane uno solo. Il risultato è ben diverso! Tutto gira attorno a Paul Heyman, che consegna la cintura di Lesnar a Roman Reigns, che ovviamente la usa per colpisce Brock e permettere così a Lashley di vincere il titolo per schienamento dopo 10 minuti e 14 secondi. La sfida in sé è stata valida, purtroppo la parte finale è controversa con il tipico metodo di costruzione narrativo di cui ne facevamo a meno in un evento maggiore. Però Lashley torna WWE Champion in vista di WrestleMania e questo è positivo, mentre Brock Lesnar si ritrova fregato da Paul Heyman, che torna a favore di Roman Reigns.

 

Beth Phoenix & Edge vs. Maryse & The Miz [Mixed Tag Team Match]

Voto: 5/10. Noia assoluta per questo match. Strutturato come i vecchi Mixed Tag Team, la sfida vede principalmente la rivalità fra Edge e The Miz. Non mi convince e per fortuna pare chiudere la rivalità quando Edge e Beth Phoenix si prendono la vittoria dopo 12 minuti e 29 secondi. Non so se si poteva fare di meglio ma francamente è meglio aver chiuso ora la storia invece di prolungarla troppo.

 

Men Royal Rumble Match

Durata Rumble: 51 minuti e 13 secondi

Primo e secondo ingresso: AJ Styles e Shinsuke Nakamura

Numero 30: Brock Lesnar

Debutti/Ritorni a sorpresa: Bad Bunny, Shane McMahon

Superstar principali: AJ Styles (1), Drew McIntyre (21), Rey Mysterio (23), Big E (26), Randy Orton (29), Brock Lesnar (30)

 

Commento: questo è un match che parte male e finisce male, senza nulla nel mezzo. Non mi aspettavo una Rumble così poco motivata, con il pubblico che pare meno coinvolto del solito perfino nell’attesa. Si erano vociferate tante cose prima dell’evento e non è successo niente. Nessun colpo di scena clamoroso, soltanto Brock Lesnar inserito nella sfida con il numero 30 per renderla scontata in un anno dove davvero chiunque poteva vincere. Un ruolo importante ce l’ha Johnny Knoxville, che essendo una star televisiva si prende spazio ma non dura moltissimo. AJ Styles apre dominante la prima parte del match ma viene successivamente eliminato da Madcapp Moss (sigh). Omos è un altro lottatore che richiede la collaborazione di tutti per essere buttato giù. Bad Bunny si scopre wrestler ed elimina Sheamus e Dolph Ziggler. Brock Lesnar fa una carneficina quando entra per ultimo, eliminando in successione Randy Orton, Bad Bunny, Riddle, Shane McMahon e Drew McIntyre. Lesnar vincitore ultra scontato da quando fa la sua apparizione e questo urta molto la sfida.

Voto Rumble: 5/10, questa verrà ricordata come una fra le Royal Rumble peggiori, non tanto per un roster di qualità ma per la mancanza di emozioni e la superficialità, oltre a un vincitore che non doveva essere parte della sfida ma si prende lui la vittoria.

 

Voto finale: 4/10, Royal Rumble 2022 è ben sotto il concetto di “deludente”, quasi nulla funziona nell’evento. Le sfide titolate hanno finali sporchi, con la squalifica di Roman Reigns che rimane campione e Brock Lesnar fregato da Paul Heyman e Roman, con il titolo che passa a Lashley. I due match Royal Rumble sono entrambi sottotono, difficile dire quale dei due sia stato il migliore. Personalmente ho trovato l’evento il festival della noia ed è grave per qualcosa di importante come uno degli show maggiori. A un certo punto ho smesso di preoccuparmi di chi avrebbe vinto, mentre sono i due nomi a sorpresa a trionfare, Ronda Rousey in quello femminile e Brock Lesnar in quello maschile. L’amarezza di uno spreco di tempo da quattro ore è grande perché un’occasione come questa era l’ideale per ripartire in vista di WrestleMania, invece la crisi creativa è talmente evidente che questo 2022 potrebbe essere un anno davvero limitante. Si può ancora sperare che cambi qualcosa nei prossimi mesi!

lunedì 3 gennaio 2022

Recensione WWE Day 1 (01 gennaio 2022)

 Recensione WWE Day 1 2022

01 gennaio 2022 da Atlanta (Georgia)

 

Dopo un 2021 colpito dalla pandemia, anche il 2022 sembra iniziare allo stesso modo. Roman Reigns non è presente all’evento per questa ragione e quindi la sfida per il titolo Universal fra lui e Brock Lesnar viene annullata, mentre Lesnar viene inserito come quinto lottatore della sfida per il titolo WWE.

Nel Kickoff, Sheamus e Ridge Holland sconfiggono Cesaro e Ricochet, ma vediamo com’è la qualità dei match dell’evento.

 

WWE SmackDown Tag Team Titles: The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) (c) vs. The New Day (King Woods & Kofi Kingston)

Voto: 8/10. Ottima partenza per l’evento con un grande match fra due team che si conoscono bene e si sono affrontati molte volte. Quando si affrontano è sempre una garanzia di qualità. La sfida dura a lungo e gli Uso si impongono per schienamento dopo 17 minuti e 3 secondi, rimanendo campioni di coppia. Nulla di nuovo all’orizzonte per loro, ma sinceramente va bene così ed è la sfida perfetta per aprire Day 1.

 

Drew McIntyre vs. Madcap Moss (w/Happy Corbin)

Voto: 4.5/10. Tipico esempio di match che invece di far crescere Madcap Moss rischia di affossare Drew McIntyre dopo un 2021 stupendo. Non sto dicendo che Moss sia così terribile ma non è ancora pronto ad affrontare un lottatore di primo piano e la sfida ne risente molto, oltre a non interessare a nessuno. Per fortuna non ci sono sorprese e McIntyre vince in 9 minuti e 42 secondi, anche troppo duraturo per ciò che valeva. Davvero una pessima scelta, McIntyre contro Corbin è potenzialmente più interessante.

 

WWE RAW Tag Team Titles: RK-Bro (Randy Orton & Riddle) (c) vs. The Street Profits (Angelo Dawkins & Montez Ford)

Voto: 6/10. Finito il periodo di maggiore interesse dei RK-Bro, la sfida suscita scarso interesse ed è parzialmente ignorata dal pubblico. La sfida non è malaccio ma risulta abbastanza vuota, con Riddle e Orton che vincono grazie a una Pop Up RKO dopo 11 minuti e 14 secondi. Non so come andrà a terminare questa storia ma ho la sensazione che perderà sempre più interesse.

 

Edge vs. The Miz (w/Maryse)

Voto: 7/10. Buona prestazione di Edge e di Miz, in una sfida che pare soltanto l’inizio di una lunga rivalità. Maryse cerca di aiutare Miz, ma compare Natalya e perciò Miz è da solo ed Edge lo finisce con una Spear dopo 20 minuti e 3 secondi, aggiudicandosi la vittoria. Non mi ha colpito moltissimo ma non è uscito male come incontro.

 

WWE RAW Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Liv Morgan

Voto: 7+/10. Le due lottatrici ci mettono impegno per un match dove Liv Morgan aveva poche chance di vittoria ma ha fatto il possibile per meritarsi quella title shot. Becky è la lottatrice migliore fin dall’inizio ma deve vincere con uno schienamento sporco dopo 16 minuti e 57 secondi. Continua il regno di Becky, penso a questo punto che arriverà campionessa a WrestleMania.

 

WWE Title: Big E (c) vs. Brock Lesnar vs. Bobby Lashley (w/MVP) vs. Kevin Owens vs. Seth Rollins [Five Way Match]

Voto: 7.5/10. Un match breve ma decisamente intenso! L’aggiunta di Brock Lesnar alla sfida non è abbastanza per renderla scontata, vista la presenza di Rollins e Lashley come altri potenziali campioni. Ci sono diversi colpi di scena ma alla fine è proprio Lesnar a chiudere per schienamento su Big E dopo soli 8 minuti e 20 secondi. Se fosse durato di più sarebbe stato un match migliore ma rimane pur sempre un main event più che buono che fa il suo dovere e consegna la cintura a chi nemmeno doveva essere parte del match.

 

Voto finale: 7/10, un evento spiazzante, ancora una volta modificato da una pandemia che si ritrova a fare il brutto tempo pure nel Wrestling. Brock Lesnar finisce sfidante nella sfida sbagliata all’ultimo momento e vince il titolo WWE, anche se ormai c’erano forti segnali che fosse giunta la fine del regno di Big E. Lashley riesce a uscire benissimo dalla sfida e risulta ancora credibile. Chi invece viene distrutto è Drew McIntyre, che non per colpa sua partecipa a una fra le sue sfide peggiori degli ultimi mesi. Il match iniziale è splendido con un altro incontro da vedere fra New Day e Usos mentre il resto della card si perde un po’ troppo, nulla di terribile ma neanche nulla di memorabile. Insomma, Day 1 svolge il ruolo di apripista del 2022 e porta alla sorpresa finale del cambio di titolo WWE, ma per il resto risulta soltanto uno show godibile ma nulla più di questo. Il Nome Day 1 è davvero banale e scontato per uno show del primo gennaio.

martedì 23 novembre 2021

Recensione WWE Survivor Series 2021 (21 novembre 2021)

 Recensione WWE Survivor Series 2021

21 novembre 2021 da New York (New York)

Durata show: 3 ore e 30 minuti

 

Come state? Spero che siate pronti per un evento senza cinture in palio, con la solita formula degli ultimi anni di mettere contro Raw e Smackdown.

Nel Kickoff Shinsuke Nakamura sconfigge Damien Priest per squalifica in una sfida tutt’altro che memorabile. Non considero il risultato nei punteggi di Raw e SmackDown essendo soltanto un antipasto con un finale tutt’altro che pulito.

 

Becky Lynch vs. Charlotte Flair

Voto: 7.5/10. Non si tratta della sfida migliore fra le due rivali, ma è comunque di buona qualità. Uno scontro equilibrato fino alla fine e rovinato da un finale anticlimatico dove Becky ottiene uno schienamento mentre tiene una mano sulle corde dopo 18 minuti e 13 secondi. Anche Charlotte aveva provato a vincere allo stesso modo, ma è stata Becky a trionfare.

Raw 1 – SmackDown 0.

 

Team RAW (Austin Theory, Bobby Lashley, Finn Balor, Kevin Owens & Seth Rollins) vs. Team SmackDown (Drew McIntyre, Happy Corbin, Jeff Hardy, King Woods & Sheamus) (w/Madcap Moss) [Elimination match]

Voto: 7/10. La sfida parte malissimo, con la defezione di Kevin Owens dal Team Raw dopo neanche un minuto, semplicemente se ne va perché non gli piace Seth Rollins (okay?). Per parecchi minuti le eliminazioni avvengono lentamente per prendere un ritmo più frenetico dopo la metà. Noto un giusto equilibrio, ma mi chiedo se l’ordine sia davvero quello ideale, lasciando alla fine Seth Rollins, Austin Theory e Jeff Hardy, con Jeff che elimina Austin ma viene sconfitto da Seth Rollins, unico sopravvissuto del Team Raw dopo 29 minuti e 56 secondi. Ci sono diverse storie che vengono riprese come la rivalità fra Lashley e McIntyre, che si eliminano a vicenda, ma non è un match memorabile nonostante la buona qualità.

Raw 2 – SmackDown 0.

 

R-Truth vs. Cesaro vs. AJ Styles vs. Shelton Benjamin vs. Robert Roode vs. Sami Zayn vs. Dolph Ziggler vs. Erik vs. Drew Gulak vs. Ricochet vs. Ivar vs. Jinder Mahal vs. Angel vs. Cedric Alexander vs. Apollo Crews vs. Angelo Dawkins vs. T-BAR vs. Shanky vs. Humberto vs. Chad Gable vs. Montez Ford vs. Otis vs. Commander Azeez vs. Mansoor vs. Omos [Battle Royal]

Voto: 4/10. Peggiore match dell’evento, la sfida più inutile con uno spreco di talenti in mezzo al marasma generale. Chi emerge davvero da qui? Direi nessuno! Tante eliminazioni insipide e un unico vincitore, Omos con la maglietta di Raw, che non sembra avere nulla da guadagnare da questa vittoria dopo 10 minuti e 45 secondi. Lo considero al “fondo scala” come qualità perché non ha proprio nulla da aggiungere all’evento.

Raw 3 – SmackDown 0.

 

The Usos (Jey Uso & Jimmy Uso) vs. RK-Bro (Randy Orton & Riddle)

Voto: 6.5/10. Secondo me poteva uscire un match decisamente migliore ma si procede più per una storia di amalgamazione dove Riddle cerca di imitare Randy Orton e diventare più simile a lui, ma tanto è Orton a chiudere il match e prendersi la vittoria decisiva in 14 minuti e 50 secondi, in un altro “ehi, il Team di Raw è più forte!” come si vede spesso negli ultimi anni. Non male ma davvero non c’è alcun interesse qui per quello che succede.

Raw 4 – SmackDown 0.

 

Team RAW (Bianca Belair, Carmella, Liv Morgan, Queen Zelina & Rhea Ripley) vs. Team SmackDown (Natalya, Sasha Banks, Shayna Baszler, Shotzi & Toni Storm) [Elimination match]

Voto: 5/10. Purtroppo questo match è nettamente inferiore a quello maschile per via della gestione abbastanza insana, con Bianca Belair nel ruolo di protagonista del Team Raw e Sasha Banks dominante in quello di SmackDown. La sfida è anche più breve dell’altra e tante eliminazioni vanno sprecate. Nel finale, Bianca rimane da sola contro tre rivali, elimina Natalya, Shayna Baszler e Shotzi in soli tre minuti l’una dall’altra, vincendo in 23 minuti e 45 secondi come unica sopravvissuta del Team Raw. Insomma, poteva essere decisamente migliore e lascia una profonda delusione e un senso di inutilità di queste sfide fra roster ripetute anno dopo anno.

Raw 5 – SmackDown 0.

 

Big E vs. Roman Reigns (w/Paul Heyman)

Voto: 7/10. Main event decisamente atteso anche se pure qui non c’è nulla in palio e ormai la questione della rivalità fra Raw e SmackDown ha perso di valore dopo il dominio del team rosso. Roman Reigns si dimostra ancora una volta il wrestler dominante della WWE quando sconfigge per schienamento Big E dopo 21 minuti e 55 secondi. Nulla da ridire sulla qualità del match, che si tiene sempre su livelli buoni, ma non è una di quelle sfide che andrei mai a rivedere perché è fine a se stessa.

Raw 5 – SmackDown 1.

 

Durante l’evento c’è un evento in più segmenti davvero stupido che vede Vince McMahon con un uovo d’oro di Cleopatra (sì, quello di Red Notice, è marketing). Non ci crederete mai ma gli viene rubato, proprio come nel film! Perciò decide di riunire il roster per la puntata seguente di Raw e scoprire chi è stato. Pessimo pretesto per fare uno show a roster uniti.

 

Voto finale: 5/10, questa edizione di Survivor Series è fra le più dimenticabili di sempre, non è nemmeno brutta o con match terrificanti. Il suo problema è di essere sempre lo stesso evento anno dopo anno senza aver costruito una degna rivalità fra roster che avrebbe garantito maggiore interesse. Inoltre è un altro di quegli anni dove Raw annienta SmackDown, non capisco perché deve sempre andare così, ma sinceramente non cambierà nulla da oggi a domani. Credo che Survivor Series andrebbe completamente rivisto nel concetto o avvicinato a edizioni di successo come quella del 2004 quando le sfide fra team avevano un valore e un impatto sugli show, senza bisogno di far collidere i due roster. Degli eventi storici è quello invecchiato peggio, che oggi non sembra garantire lo stesso interesse! Roman Reigns contro Big E è una buona sfida, anche se tutt’altro che memorabile, mentre ho trovato il match iniziale fra Charlotte Flair e Becky Lynch il migliore dell’evento. La sfida a team maschile è stata migliore di quella femminile, più breve e con meno mordente, specialmente quando Raw ha praticamente dominato fino a quel momento. La pessima gestione di alcune fasi rende Survivor Series 2021 uno show mediocre, che non ha una sua identità, specialmente dopo uno show in Arabia Saudita che invece aveva una sua caratteristica che lo rendeva diverso da tutto il resto. Se la WWE riuscisse a dare un focus specifico a ogni suo evento maggiore, sarebbe più facile apprezzarli. Invece è soltanto “un altro anno di team contro team” e nulla più di questo, senza cinture in palio o alcun prestigio da raggiungere.

venerdì 22 ottobre 2021

Recensione WWE Crown Jewel 2021 (21 ottobre 2021)

 Recensione WWE Crown Jewel 2021

21 ottobre 2021 da Riad (Arabia Saudita)

Durata show: 3 ore e 59 minuti

 

Questo è un evento gigantesco, con una card degna da pay per view di primissimo livello e 4 ore di durata. Il pubblico è acceso e partecipa a ogni sfida con grande attenzione. Ma a parte questo, com’è a livello qualitativo Crown Jewel 2021? Un disastro come gli anni precedenti o finalmente una degna edizione? Scopriamolo insieme!

 

Nel Kickoff gli Usos sconfiggono l’Hurt Business, Cedric Alexander & Shelton Benjamin, ma passiamo all’evento principale!

 

Edge vs. Seth Rollins [Hell In A Cell Match]

Voto: 8.5/10. Una partenza incredibile con uno dei match più attesi, quello finale della rivalità fra Edge e Seth Rollins. Come ci si poteva aspettare è un match incredibile, molto lento ma allo stesso tempo che valorizza entrambi i lottatori. Edge ha una fase finale dominante e addirittura chiude con uno Stomp per schienamento in 27 minuti e 38 secondi. Abbiamo un vincitore della rivalità e, forse, è finalmente terminata con un ottimo match.

 

Mustafa Ali vs. Mansoor

Voto: 6/10. Non ho trovato particolare interesse nella sfida, ma Mansoor è l’idolo di casa e riesco a capire perché abbiano concesso questo match facendolo durare parecchio. Non è la tipica sfida fra cruiserweight ma qualcosa di più lavorato sul piano della rivalità, con Ali davvero aggressivo sul ring. Mansoor vince in 10 minuti e 3 secondi, confermandosi il dominatore degli eventi in Arabia Saudita.

Post-match, Mustafa Ali rimane sul ring ma si presenta un tizio dal volto velato, che si rivela una medaglia d’argento olimpionica in Karate dell’Arabia Saudita, che sferra un calcio ad Ali e lo manda KO insieme a una grande reazione del pubblico locale. A noi ovviamente interessa ben poco.

 

WWE RAW Tag Team Titles: RK-Bro (Randy Orton & Riddle) (c) vs. AJ Styles & Omos

Voto: 6.5/10. Mi aspettavo di più da questa sfida ma è stata parecchio standard, senza particolari emozioni o l’adrenalina di un pay per view. Riddle ottiene lo schienamento vincente in 8 minuti e 41 secondi, rimanendo campione insieme a Randy Orton. Nulla di speciale ma fa piacere vedere la difesa dei titoli di coppia.

 

Queen's Crown 2021 Finale

Zelina Vega vs. Doudrop

Voto: 5/10. Non sono un fan di questa sfida, davvero deludente e di breve durata. L’intero torneo femminile è stato scadente, mentre Zelina Vega riesce a vincere in 5 minuti e 50 secondi. Credo che sia la scelta giusta ma francamente con match del genere nessuna pare essere stata valorizzata da questo torneo.

 

Goldberg vs. Bobby Lashley [No Holds Barred Falls Count Anywhere Match]

Voto: 6/10. Non è la migliore sfida fra di loro, ma tutto sommato funziona. Goldberg ha una popolarità immensa ed è tifato come se fosse la più grande stella lì dentro. Lashley fa bene la sua parte e la sfida si sposta sulla rampa d’ingresso, dove Goldberg si getta con una Spear che fa volare lui e Lashley su un tavolo, ma è Da Man a vincere per schienamento in 11 minuti e 27 secondi dopo aver superato pure un assalto dell’Hurt Business. Sembrerebbe l’atto finale della rivalità e per fortuna non c’erano titoli in palio stavolta. Purtroppo il risultato era scontato, sapevamo tutti chi avrebbe vinto!

 

King Of The Ring 2021 Finale

Finn Balor vs. Xavier Woods

Voto: 7/10. Considero questa sfida deludente anche se è di livello buono, la ragione è che il King of the Ring non era poi così male quest’anno e sono arrivati due lottatori competitivi in finale. Purtroppo è una di quelle sfide che funzionano meglio sulla carta che sul ring, poteva durare molto di più e lasciare il segno, invece è soltanto un match di passaggio che al pubblico pare interessare meno di tante altre. Xavier Woods schiena Finn Balor dopo 9 minuti e 37 secondi e conquista il King of the Ring, un degno riconoscimento alla sua carriera anche se Balor è uscito sconfitto da tante sfide importanti di recente e forse meritava di più.

 

WWE Title: Big E (c) vs. Drew McIntyre

Voto: 8/10. Qui finalmente si assiste a un ottimo match, ben costruito e con la giusta determinazione. Il regno di Big E si consolida grazie a una sfida che vede Drew McIntyre sempre pericoloso ma incapace di concludere a suo favore. Big E lo schiena dopo 13 minuti e 23 secondi in un match veramente epico e con una grande partecipazione del pubblico. Una sfida che porta avanti il regno di Big E, inoltre lo rende ancora più legittimo.

 

WWE SmackDown Women's Title: Becky Lynch (c) vs. Sasha Banks vs. Bianca Belair [Triple Threat Match]

Voto: 7.5/10. Forse mi aspettavo di più, è stato un match molto buono, poco da dire su questo, però ogni volta fa strano vedere le lottatrici cambiare ring attire quando sono in eventi del genere, ma non è questo il punto. Quasi 20 minuti di sfida ma l’imprevedibilità viene presto a mancare, con Becky Lynch che schiena Sasha Banks dopo 19 minuti e 23 secondi. Non male, ma dopo l’epico match precedente ne risente un po’.

 

WWE Universal Title: Roman Reigns (w/Paul Heyman) (c) vs. Brock Lesnar

Voto: 7/10. La storia qui è che Roman è a pochi mesi dal superare il lungo regno di Lesnar. Se guardate la sfida alla ricerca di qualcosa di risolutivo, vi deluderà. Se invece siete interessati alla storia di Paul Heyman e il possibile doppio gioco, sicuramente funziona perché è un passaggio importante. Heyman rimane in bilico nello schieramento mentre Lesnar pare gestire gran parte della sfida e far gasare il pubblico. Nel finale Heyman lascia la cintura al centro del ring ma chiunque può recuperarla, però arrivano gli Uso e aiutano Roman a vincere in maniera sporca per schienamento dopo 12 minuti e 20 secondi. Un match tutt’altro che decisivo ma che manda avanti la storia nel migliore dei modi, oltre a essere di buona qualità. Il regno lunghissimo di Roman continua.

 

Voto finale: 7/10, è un evento con una grande card e quindi grandi sfide, ma allo stesso tempo che non rischia sui risultati e non porta a passaggi di titolo, probabilmente per tenerseli “in casa”. Comunque sia non è uno spreco di tempo, anzi, l’ho trovato divertente e godibile nonostante l’immensa durata (4 ore piene). Ci sono dei match incredibili come l’Hell in a Cell fra Seth Rollins ed Edge, una vera attrazione usata come sfida iniziale, e la difesa titolata di Big E contro Drew McIntyre. Generalmente l’evento funziona bene e porta a diverse sfide per tutti i gusti, tendenzialmente di buon livello tranne per il deludente match della finale del Queen of the Ring ma pure il torneo non è stato migliore. Xavier Woods ottiene una vittoria importante in carriera conquistando il King of the Ring, mentre Lashley contro Goldberg mostra tutti i difetti del dare tanto tempo a Goldberg per combattere quando le sue sfide migliori sono quelle che durano sui 5 minuti. Il main event è una degna tappa della rivalità fra Roman Reigns e Brock Lesnar, che continuerà di sicuro nel prossimo periodo e forse fino a WrestleMania. Insomma, sicuramente Crown Jewel è stato decisamente migliore di quanto mi potessi aspettare ma non lo considero un evento “da vedere” per forza. Se la qualità dei prossimi eventi in Arabia Saudita sarà come questa, ben vengano!

domenica 3 ottobre 2021

Recensione WWE Insurrextion 2003 (7 giugno 2003)

 Recensione WWE Insurrextion 2003

7 giugno 2003 da Newcastle (Regno Unito)

Durata show: 2 ore e 28 minuti

 

Siamo in un periodo dove il roster di Smackdown sta facendo qualcosa di davvero grandioso… ma questo è un pay per view esclusivo del roster di Raw in tour in Inghilterra, esclusiva del territorio britannico. Sì, uno di quegli show di solito riempitivi e spesso inutili per gli spettatori da casa. Magari la qualità stavolta sarà buona? Scopriamolo insieme!

 

World Women's Title: Jazz (w/Theodore Long) (c) vs. Trish Stratus

Voto: 6.5/10. Finalmente viene concessa una sfida seria per il titolo, con abbastanza tempo per dar spazio alle lottatrici di mostrare le loro capacità. La gestione è come spesso avviene deludente, con un finale dove è Theodore Long a intervenire e spingere Jazz alla vittoria per schienamento dopo 10 minuti e 45 secondi. La verità è che lo ritengo un match appena sufficiente o poco più di questo, apprezzo almeno che sia trattato più di un semplice intercalare ma è la prima sfida ufficiale dell’evento.

 

Intercontinental Title: Christian (c) vs. Booker T

Voto: 7/10. Credo che qui ci fosse il giusto interesse da parte del pubblico. Booker T, che meritava di vincere il titolo, era stato fregato da Christian all’ultimo ed eccoli di nuovo a confronto, ma la rivalità durerà ancora un po’ di mesi! Purtroppo il ritmo non è eccezionale ma risulta comunque una sfida godibile, con la vittoria di Christian per schienamento dopo 15 minuti e 12 secondi. Grande impegno ma resa non proprio perfetta. È una tappa intermedia.

 

World Tag Team Titles: Kane & Rob Van Dam (c) vs. La Resistance (Rene Dupree & Sylvain Grenier)

Voto: 6.5/10. Nel 2003 La Resistance stava diventando uno dei maggiori tag team, ma per fortuna ce ne erano ancora di migliori in circolazione! Però è chiaro che ormai Dupree e Grenier si stavano prendendo il loro spazio personale. A mio parere era un team mediocre, per fortuna è ancora piacevole vedere quel poco di affinità rimasta fra RVD e Kane nonostante gli screzi fra i due dei mesi precedenti. Purtroppo gli sfidanti riescono ad appesantire quel che c’è di buono e ne esce un match poco più che sufficiente, con la vittoria dei campioni quando Van Dam ottiene lo schienamento vincente in 9 minuti e 3 secondi. La parte migliore è vedere RVD svolazzare rimbalzando da una parte all’altra dell’apron ring come se fosse normale.

 

Rico vs. Goldust

Voto: 5/10. Non voglio essere troppo critico con la sfida, raramente viene concesso così tanto tempo a Rico o spesso viene rilegato a sfide da cruiserweight, qui almeno può fare un match tecnico contro il veterano Goldust. Purtroppo c’è zero interesse del pubblico e chiunque sa come andrà a finire ancora prima che abbia inizio! Goldust sconfigge Rico in 9 minuti e 53 secondi. Va bene sul piano tecnico ma francamente è una sfida di cui non sentivo il bisogno e mi ha annoiato.

 

C’è un bell’omaggio a “Classy” Freddie Blassie con un video tributo a una figura storica del Wrestling, venuto a mancare in quei giorni.

 

Chris Jericho conduce un Highlight Reel nell’evento (che ormai è praticamente una puntata di Raw più lunga e con più spazio sul ring) dove c’è come ospite Eric Bischoff. I due sembrano avere una buona intesa ma arriva Steve Austin a interromperli. Stone Cold fa le sue cose, scatena l’inferno e stordisce Bischoff al centro del ring con la Stunner. Il segmento dura tantissimo e la parte di Austin non è ai livelli dei suoi soliti promo, sembrava davvero preparata di fretta.

 

Christopher Nowinski, Rodney Mack & Theodore Long vs. The Dudley Boyz (Bubba Ray Dudley, D-Von Dudley & Spike Dudley)

Voto: 4.5/10. Qui viene dato al pubblico ciò che vuole vedere, cioè Theodore Long annientato dai Dudley Boyz, ma non è una buona sfida, anche se i Dudley fanno il possibile per renderla piacevole, a me è sempre piaciuta la loro versione a tre lottatori. Spike Dudley schiena Long dopo 6 minuti e 49 secondi.

Post-match i Dudley riescono a travolgere pure Nowinski, uno dei lottatori trattati nel peggior modo nell’ultimo periodo.

 

Scott Steiner vs. Test [Special Referee: Val Venis]

Voto: 5/10. La storia qui è che sia Steiner che Test sono innamorati di Stacy, ma Test ha iniziato a comportarsi in modo sleale, quindi il pubblico è dalla parte di Big Poppa Pump. Come match non ha molto da offrire, sfida fra due wrestler massicci nel periodo peggiore della carriera di Steiner, che vince per schienamento dopo 6 minuti e 49 secondi. Anche qui, nulla di tremendo ma non ci sono particolari ragioni per apprezzarlo.

 

World Heavyweight Title: Triple H (w/Ric Flair) (c) vs. Kevin Nash [Street Fight]

Voto: 6.5/10. Una rissa da strada in pieno stile WWE. Shawn Michaels fa da enforcer e si ritrova a rendere impossibile gli interventi di Ric Flair, che dopo pochi minuti si ritrova già con una ferita sulla fronte parecchio evidente. Probabilmente è uno dei migliori match di Nash in WWE dal suo ritorno, e questo la dice lunga visto che è una sfida facilmente dimenticabile. Triple H riesce a sconfiggerlo in 16 minuti e 33 secondi, ma non sarà ancora la fine della loro rivalità.

 

Voto finale: 4/10, sinceramente è uno di quegli eventi che per buona parte del tempo fanno pensare “dai, non è così terribile” ma a lungo andare annoiano. Si salva ben poco ed è come una puntata di Raw molto più lunga, quasi ai livelli terribili di quelle di oggi. Il main event è passabile ma non mi ha detto molto, è chiaramente una sfida intermedia, questo è un discorso che si può fare per la maggior parte dei match. Il roster di Raw del 2003 è buono ma non eccezionale, tuttavia lo show parte bene con una buona sfida fra Christian e Booker T per il titolo intercontinentale, tornato da pochissimo, c’era necessità di dare prestigio a quella cintura. Pure il match femminile che apre l’evento è più che accettabile e lo stesso si può dire per la difesa dei titoli di coppia. Dopo l’evento comincia a peggiorare drasticamente e diventa veramente insopportabile. Ho zero interesse per la rivalità fra Scott Steiner e Test! È evidente che la stable di Theodore Long (se sia mai stata tale) sta perdendo terreno e Rodney Mack ormai è un lottatore che perde sempre. Insomma, se volete vederlo non è fra i peggiori eventi di sempre, ma allo stesso tempo ha zero utilità e non diverte nemmeno, è l’ultimo pay per view proposto come “house show” in Regno Unito e ormai questa serie di eventi era diventata mediocre. Subito dopo c’è un altro pay per view tutto del roster di Raw che è Bad Blood, quando ormai è iniziata la divisione per roster di questi eventi. Ritengo che questo tipo di eventi divisi per roster siano utili per dare alla maggior parte dei lottatori un posto in card, ma Insurrextion è semplicemente uscito male, lasciando a Bad Blood il ruolo di evento “di prova” per testare la divisione dei due brand in pay per view, che rimarrà attiva fino a inizio 2007, quando No Way Out ’07 sarà l’ultimo evento a brand singolo.